Occorre specificare che l’iter per il recupero sottotetti non sempre è del tutto semplice e lineare, richiede verifiche complesse a diversi livelli – comunale, condominiale, legale – cui è necessario ottemperare per essere certi di poter procedere con i lavori.

 

sottotetto

La casistica delle situazioni reali è infatti estremamente variate, e ciascuna di esse richiede uno studio specifico, tuttavia si possono accennare alcune tipologie ricorrenti. Il caso più semplice è quello del proprietario di una casa unifamiliare che intenda recuperare il sottotetto soprastante la propria abitazione.

Qui le verifiche da svolgere sono di tipo comunale: occorre verificare il rispetto della normativa urbanistica in vigore quanto a distanze, altezze eccetera, oltre a presentare un progetto di impatto paesistico che dimostri mediante simulazioni tridimensionali e considerazioni di tipo storico-urbanistico l’opportunità dell’intervento in quello specifico contesto. Più complesso è il caso di chi, abitando all’ultimo piano di un condominio, intenda recuperare ed annettere la porzione di sottotetto soprastante il proprio appartamento: in questo caso occorre per prima cosa accertare con un legale l’effettiva proprietà del sottotetto; in secondo luogo occorre sottoporre il progetto all’assemblea condominiale che lo deve approvare qualora si prevedano modifiche alla sagoma di copertura (diverso è il caso dell’apertura di semplici abbaini, non sottoposti ad approvazione condominiale); terzo, ma non ultimo, occorre procedere alla richiesta di autorizzazione comunale.

Vi è poi la possibilità, già accennata più sopra, che un singolo attore (investitore privato o impresa costruttrice) si proponga per l’acquisto dell’intero sottotetto di proprietà condominiale per la realizzazione di una o più unità immobiliari indipendenti, a fronte di una remunerazione dei condomini stessi, che può essere monetizzata o convertita nella realizzazione di opere edilizie di utilità comune. In questo caso, prima di procedere agli step sopra accennati, si rende necessaria una complessa fase organizzativa poiché molti sono gli attori coinvolti e non è sempre semplice individuare un accordo che tutti ritengano accettabile.

In conclusione, si può affermare che le effettive possibilità di intervento offerte dalla legge vanno declinate caso per caso e risultano fortemente condizionate dal contesto in cui ci si trova a operare, sia da un punto di vista dell’edificio che del brano di città.


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